Lo scopo dei corsi
E' quello di utilizzare lo strumento più fecondo e altisonante atto a cogliere l'essenza dell'uomo attraverso un vero e proprio teatro laboratorio, un fare spettacolo avvalendosi di forme artistiche diverse, che oscillano dalla poesia alle immagini, dalla musica alla danza: forme  artistiche complementari ed indispensabili al fine di fare esplodere, in ogni  individuo, le particelle della sensibilità emotiva e le sensazioni che scaturiscono attraverso un'attenta introspezione. Nel corso della propria vita, ognuno di noi stabilisce centinaia, se non migliaia, di relazioni con gli altri, ad  incominciare dalla famiglia, agli amici, ai colleghi di lavoro, alle conoscenze occasionali.

L'intento
E' quello di intensificare, al fine di non farle svanire nel nulla, queste interazioni umane che sono lo specchio del costante battito della legge naturale. Con il passare del tempo l'avvento della tecnologia ha minato questo delicato equilibrio; il progresso, che da un lato ci ha regalato un maggior confort, dall'altro ci ha spogliato di alcuni istinti di base, che influiscono profondamente sui rapporti umani. Grazie al progresso tecnologico, oggi abbiamo la possibilità di comunicare con ogni parte del mondo in qualche secondo, ma ci ritroviamo meno capaci nel comunicare con chi abbiamo accanto.

La motivazione
E' quella di ricreare un percorso di comunicazione fra modi diversi di esprimersi, fondendo il movimento con la parola, al fine di migliorare le capacità relazionali e permettere un migliore inserimento nel mondo professionale. La tecnica di recitazione "Teatrovita" utilizza un linguaggio chiaro ed elementare di gesti e suoni, comprensibili oltre il tessuto semantico della parola, anche a chi non comprenda la complessità dell'interpretazione basata sull'introspezione dell'attore, legando lo spettatore in maniera attenta e omogenea al messaggio proposto.
                                                            

                       

Le materie trattate
Recitazione, regia, dizione, psicologia e sociologia della comunicazione di massa, storia del teatro, portamento, movimento del corpo, gestualità, mimo, pantomimo, elementi dello spazio scenico, trucco, scenografia, luci, audio, danza, canto, musica.

Valutazione didattica e del raggiungimento degli obiettivi
La valutazione dei processi formativi assume, nei corsi, un ruolo strategico. Stante la peculiarità dell'azione formativa, le continue verifiche in itinere del prodotto dell'apprendimento, consentiranno di procedere verso una didattica, sia essa disciplinare, che di dimensione operativa, sempre più coerente alle effettive potenzialità dell'allievo. A tale scopo sono stati approntati strumenti conoscitivi e di intervento tendenti a valutare il livello di partecipazione, il livello di attenzione, il grado di coinvolgimento di ogni allievo nel gruppo, il livello di interazione con il docente, la capacità di integrazione personale rispetto a gli argomenti trattati. Gli strumenti di rilevazione sono bastati su una scala Liket (minimo dissenso -massimo assenso - massimo dissenso - minimo assenso). Le osservazioni ed i rilievi saranno prontamente documentati. È previsto altresì un questionario di rilievo della gradevolezza del corso, da far compilare agli allievi nella fase speciale del processo formativo; tale strumento consente un immediato feed-back ed un controllo prossimale di tutto il processo, il tutto supervisionato da uno psicologo-formatore.

Elementi indicatori di ricaduta occupazionale
I corsi, vista la sua peculiarità, sono centrati essenzialmente su soggetti a spiccata attitudine al ricoprimento del ruolo. Le figure professionali conseguenti offrono indubbie ricadute d'impiego, stimabili nell'80%, attese le caratteristiche del territorio, ove tale pratica professionale può essere espletata in contesti di assunzione da parte di produzioni teatrali-cinematografiche, tempo libero, vacanza, animazione nei villaggi turistici, c/o centri di accoglienza, c/o strutture penitenziarie e di istituzioni totali.



A scuola di buonumore con Francesco Mazzullo
Francesco Mazzullo, il fondatore del metodo "Teatrovita" (adottato dalla Scuola Teatro dell'Accademia di Catania) è convinto assertore che " all'ottimismo si può essere educati ". Secondo l'attore-regista, Personal Coach impegnato da 30 anni nella formazione di attori, con la sua tecnica di training, che permette non solo di diventare dei bravissimi attori o attrici impegnati nel panorama artistico nazionale, si può imparare anche a diventare ottimisti sin dalla tenera età. In "Teatrovita" il Coach ha cercato di condensare la formula dell'ottimismo in poche regole, che basta applicare per migliorare il proprio comportamento. In questo metodo, sono sotto accusa principalmente i genitori della boom generation (quelli nati dopo la Seconda guerra mondiale) per aver protetto eccessivamente i figli, creando esseri profondamente insicuri, deboli e, in molti casi, depressi. Sostiene ancora Francesco Mazzullo che, " solo lasciando i bambini liberi di sbagliare, cadere e rialzarsi con le proprie forze, si permette loro di crescere sani e ottimisti, perché consci delle proprie capacità individuali. Il dovere di un genitore è quello di rassicurare i propri figli ed incoraggiarli sempre, sia dopo un errore, sia dopo un successo ". Insomma, nel creativo metodo, si ritrova una sorta di decalogo valido sia per i genitori che vogliono diventare ottimisti, sia per coloro che vogliono crescere il proprio figlio secondo questa filosofia. La prima pillola di buon senso è quella di capire che l'essenza dell'ottimismo è il modo in cui si pensa alle cause, per arrivare ai consigli pratici dell'allenamento che sottolineano l'importanza della libertà di scelta. Il bambino va aiutato a prendere le prime decisioni, perché per lui è fondamentale sentire di " avere una guida ". Infatti, sostiene ancora l'ideatore, " il compito dei genitori è quello di educare i propri figli ad effettuare le scelte nella vita, valutare gli aspetti di ogni decisione e maturare determinati atteggiamenti percettivi verso il mondo circostante ".

Ma si può insegnare veramente l'ottimismo?

" Non nel senso proprio del termine, come si possono impartire altri atteggiamenti, ma si può educare al buon umore e, quindi, all'ottimismo, attraverso la strutturazione di un ambiente circostante positivo, in cui prevale un clima di accettazione reciproca".

Insomma, sembra proprio che presso la Scuola Teatro dell'Accademia si può! Provare per credere.

Il profumo del Teatro
Con Francesco Mazzullo il talento diventa un successo.
Voglia di esprimersi, voglia di realizzare un sogno che da troppo tempo è stato tale, voglia di poter trasformare in talento ciò che è sempre stata una passione. Tutto in tre parole: "voglia di recitare". Troppo spesso accade di dover nascondere ciò che si desidera veramente, ma occorre trovare il coraggio di fare chiarezza per poter portare alla luce anche ciò che viene represso. All'improvviso, nel momento esatto in cui hai smesso di sperare, si scatena una forza inaspettata che stimola e incentiva. La realtà si modifica con una nuova mentalità, di un diverso modo di stare e vedere il mondo. Una vera palestra per mente corpo e spirito e ragione, ma non solo. Creare contatti e scambi, arricchirsi di nuove esperienze, di nuove conoscenze, nutrirsi di una nuova cultura. Interagire con personalità diverse dalla propria essere addirittura personalità diverse, uno dieci cento personaggi scanditi ed intervallati, semplicemente, dalla "maschera". Ed ancora scoprire i mille volti, le mille sfaccettature della comunicazione verbale e non. Racchiudere in un semplice gesto un ventaglio di sensazioni, di parole, di sentimenti e renderli fruibili. Mettere in atto una rivoluzione silenziosa. E' il tuo corpo che parla, è il tuo corpo che parla, è il tuo sguardo che comunica, è il tuo volto che trasmette parole, che non hanno bisogno di essere pronunciate. Un minimo accenno, un minimo cambiamento, può essere molto eloquente. Ci si libera dalla schiavitù del pensiero razionale che, a furia di porre domande impedisce di vivere quelle "azioni minime", come le semplici abitudini quotidiane, dove si libera la nostra energia interiore. Amare il rumore dei passi sul palco, l'odore inconfondibile di legno che trasuda il desiderio di mettersi in gioco, con grande emozione, con trepidazione, con l'unico intento di stabilire un contato, creare trasporto in chi ti sta davanti. La Scuola Teatro dell'Accademia, essendo un Centro di Formazione professionale, trasforma e arricchisce la potenzialità degli allievi che la frequentano, sfornano veri talenti. Il metodo "Teatrovita" prevede lo studio della recitazione, della dizione, del canto, della musica, della danza e di altre discipline, che ne fanno un centro dove la parola d'ordine è "arte".


"Piccoli talenti" al Teatro
Imparare a conoscere, a fare, a recitare
Sarebbe un vero peccato trascurare la naturale inclinazione che posseggono i bambini nei confronti della recitazione. Il bambino può sviluppare ed esprime la sua personalità in un ambiente che crea situazioni stimolanti e coinvolgenti che lo fanno sentire protagonista delle sue attività. A questo proposito, la scuola "Teatro dell'Accademia" organizza corsi di recitazione a "misura di bimbo", per accrescere le sue innate potenzialità "teatrali". Il bambino si sente libero quando gioca un ruolo in cui può esprimere le idee del personaggio che impersona ed assumerne l'atteggiamento. Durante le lezioni, che si svolgono due volte alla settimana per un totale di quattro ore, verrà rispettato il bisogno di lucidità del bambino, considerandolo punto di partenza, sul quale i docenti, supervisionati dal maestro Francesco Mazzullo, faranno leva per costruire scenari legati alle conoscenze reali dell'allievo, attraverso la formula magica del "fare finta di."essere tanti personaggi diversi, in situazioni diverse, con il gusto della teatralità e dell'invenzione così naturale per i bambini. Il corso comprende anche l'insegnamento del canto e della danza. La melo dia di una canzone può regalare un momento piacevole che aiuterà il bambino ad imparare le note musicali; il movimento permette la libera espressione corporale e gli stimoli che crea arricchiscono il linguaggio non verbale. Attraverso le varie tecniche di comunicazione che comprendono l'uso di un linguaggio fatto di gesti e di mimica facciale, sarà interessante imparare a parlare in tanti modi diversi ed educare il bambino ad essere un buon ascoltatore. La famigliarità dell'ambiente consentirà un approccio sereno, il teatro, considerato come luogo privilegiato di relazione, promuove una crescita culturale nel bambino, garantendo socialità, rispettando i suoi tempi, i suoi spazi, ma soprattutto i suoi sogni.


"Corsi per Operatore di Ripresa. Montanggio e Editing" L'allievo dopo il percorso didattico sarà in grado di lavorare praticamente senza il bisongo di fare altre esperienze pratiche, perché i nostri moduli prevedo un lavoro pratico oltre che teorico, quindi atto alla produzione multimediale ecc....

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TEATRO DELL' ACCADEMIA
sede lezioni Via Milo n.11/a - Catania Cell. 340.5721135